Problematica: legame con la vita quotidiana

In un periodo in cui l’informazione è in calo, spetta all’educazione civica e alla cittadinanza evidenziare l’importanza della politica per la vita quotidiana

per conto della Federazione Svizzera dei Parlamenti dei Giovani

per conto della Federazione Svizzera dei Parlamenti dei Giovani (FSPG), per la quarta volta nel 2018 più di 1000 giovani tra i 15 e i 25 anni sono stati interrogati sulle loro forme di partecipazione e sul loro atteggiamento nei confronti della politica.

Oltre a informazioni su cosa pensano i giovani della politica, si raccolgono così anche indicazioni importanti sul lavoro di easyvote.

L’obiettivo è valutare sia i prodotti che le attività di easyvote e l’impatto delle campagne specifiche. La Federazione Svizzera dei Parlamenti dei Giovani (FSPG) persegue l’obiettivo di aumentare la partecipazione giovanile al processo politico svizzero.

Informazioni sul metodo di campionamento e di sondaggio possono essere trovate nella casella informazioni alla fine del cockpit.

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Partecipazione politica

Per quanto riguarda le elezioni federali del 2019, il 25% degli studenti afferma di voler sicuramente partecipare e il 27% probabilmente intende farlo. Rispetto ai dati del 2014 (riferiti alle elezioni federali del 2015), la percentuale di coloro che non vogliono partecipare aumenta di 14 punti percentuali.

Tuttavia, l’analisi dei voti dimostra che alla fine il gruppo con una decisa volontà di partecipare (“sicuramente decido di partecipare”) va effettivamente alle urne. Più che alle elezioni, gli intervistati tra i 15 e i 25 anni vogliono prendere parte alle votazioni (poco meno del 60% vorrebbe partecipare sicuramente o probabilmente).

Il Monitor politico easyvote 2018 mostra che ci sono una serie di argomenti che, agli occhi degli studenti e delle studentesse del livello secondario II, sono certamente a favore del voto. Tuttavia, tali argomenti indicano perlopiù l’importanza dell’elezione nel processo politico in generale. L’ostacolo verso il coinvolgimento personale non è quindi ancora superato – e sappiamo che è soprattutto questo coinvolgimento che spinge i giovani adulti a partecipare (si veda anche il Monitor politico easyvote 2017). Ancora più significativo è il fatto che l’argomento secondo cui “il Parlamento prende decisioni importanti per la mia vita quotidiana” è l’unica dell’intera batteria che non ottiene il consenso della maggioranza degli intervistati. Questo dimostra che gli attori della politica e dell’istruzione sono tenuti a mostrare ai giovani adulti l’importanza della politica per la vita delle singole persone.

Nessuno degli argomenti contro il voto è supportato da una maggioranza (assoluta). Ciononostante, le posizioni delle minoranze forniscono indicazioni importanti sul perché la politica abbia poca importanza per una percentuale significativa di giovani adulti. Ad esempio, il 47% degli studenti e delle studentesse ritiene che nessuno dei partiti consolidati risponda ai loro interessi.

Più o meno divise sono le opinioni alla domanda se la politica e i politici falliscono e non attuano la volontà del popolo (34% a favore contro 39% contrari). I rappresentanti della generazione intervistata esprimono spesso una preferenza per l’impegno spontaneo rispetto all’integrazione in strutture istituzionali fisse. Ovviamente, il voto come atto democratico è ancora visto come molto importante e più importante dell’impegno spontaneo (il 44% non concorda sul fatto che l’impegno spontaneo sia più importante).

La maggior parte delle affermazioni sottoposte, a favore o contro il voto, era identica nel sondaggio easyvote 2014. È quindi possibile tracciare una prima serie temporale che mette a confronto gli atteggiamenti prima delle elezioni federali del 2015 e del 2019. Si nota in particolare quanto segue: i pareri sugli argomenti contro la partecipazione elettorale sono rimasti praticamente immutati tra il 2014 e il 2018. Negli argomenti a favore della partecipazione, invece, il consenso in parte diminuisce. Ciò è particolarmente preoccupante per l’affermazione secondo cui il Parlamento prende decisioni importanti per la vita quotidiana.

Interesse politico

Ogni generazione è plasmata dalle proprie esperienze, eventi storici e processi sociali. Gli studenti e le studentesse del Monitor politico easyvote di quest’anno appartengono alla “Generazione Z”. La presenza quotidiana ed estesa di Internet ha avuto un impatto sulla loro vita sin dalla nascita e anche la crisi finanziaria globale sta lasciando il segno. Fondamentalmente, gli appartenenti alla “Generazione Z” si trovano di fronte a più incertezze rispetto ai loro predecessori. Infine, una risposta a quale sia l’evento che definisce la Generazione Z può essere data solo a posteriori.

Nell’ambito del Monitor politico easyvote, tuttavia, viene effettuata una prima analisi per la Svizzera. Per la seconda volta di seguito, l’elezione di Donald Trump viene definita come l’evento politico più significativo. Tuttavia, anche il suo predecessore, Barack Obama, viene citato spesso. Oltre ai due presidenti degli Stati Uniti, si delineano come momenti significativi le questioni che ruotano intorno alla migrazione e ai rifugiati.

Quelli che vengono percepiti dagli studenti e dalle studentesse come eventi significativi si riflettono direttamente nell’interesse espresso su argomenti specifici. Quasi la metà degli intervistati è interessata alla politica estera, che ovviamente include le elezioni presidenziali negli Stati Uniti o in altri Paesi. Le questioni relative alla migrazione e alla richiesta di asilo si classificano al secondo posto con il 42% di risposte.

Al terzo e al quarto posto seguono l’uguaglianza di genere e le politiche ambientali ed energetiche. Si tratta di due aree tematiche che in Svizzera, fino al momento del sondaggio, vale a dire nell’autunno 2018, erano meno chiaramente collegate a singoli mega-eventi o modelli politici, ma che tuttavia sembrano essere temi centrali per la Generazione Z. Nel frattempo, questa importanza trova espressione anche nello sciopero per il clima che ha interessato tutta la Svizzera.

Trump e populismo

L'elezione di Donald Trump, l'evento politico più importante nella vita di molti intervistati, non può essere disgiunta dal tema del populismo. Diversamente dalla figura di Trump, però, il fenomeno in sé per sé sembra destare scarso interesse.

Frequenza di informazione

Diversi studi hanno evidenziato un aumento nel numero di persone che si informano sempre meno sugli eventi politici e in generale. Si parla di crescente privazione di notizie (news deprivation), un fenomeno particolarmente pronunciato tra i giovani.

I risultati del Monitor politico easyvote di quest’anno hanno ampiamente confermato questa tendenza. Anche nel periodo relativamente breve di quattro anni, dal 2014 a oggi, si evidenzia una tendenza verso una minore frequenza di informazione.

Considerate le spiccate possibilità di codecisione in Svizzera attraverso gli strumenti democratici diretti, un certo livello di informazione è particolarmente importante per una decisione di voto personale fondata su solide basi. Tradizionalmente, tra gli studenti e le studentesse l’ambiente sociale più vicino a loro svolge il ruolo principale nella raccolta di informazioni sulle decisioni politiche. La scuola e i genitori sono i due canali di informazione più importanti prima delle votazioni popolari.

Anche i media classici come la televisione o i giornali (online) giocano un ruolo importante. Tuttavia, la crescente riluttanza nei confronti dell’informazione si nota anche nella popolarità dei vari canali di informazione per le decisioni politiche. Il numero di studenti che dice di consultare giornali, TV o radio subisce un netto calo nel tempo. La perdita di importanza di questi canali di informazione non può essere compensata da nuovi media come Youtube, Instagram o Twitter. Inoltre, è particolarmente evidente la crisi di importanza di Facebook a partire dal 2016.

Le offerte easyvote vengono utilizzate sistematicamente con maggiore frequenza

Finora, l’unica tendenza sistematica verso una crescente importanza dei singoli canali di informazione in merito alle votazioni riguarda le offerte di easyvote. Anche se questi canali non sono ancora ampiamente utilizzati da tutti gli studenti e studentesse, di anno in anno la loro popolarità sta aumentando. Questo vale per i video easyvote, per il sito web e per l’opuscolo easyvote.

Impegno e atteggiamento

Tra il 15 e il 20 percento degli studenti si descrive come molto o piuttosto impegnato politicamente. La percentuale di coloro che sposano l’impegno politico rimane relativamente stabile nei tre periodi di indagine (tra il 15 e il 20%).

Al contrario, dal 2017 ci sono più giovani adulti che dichiarano di non essere impegnati (+10 punti percentuali dal 2017). Si nota un aumento soprattutto nella percentuale di coloro che non sono per niente impegnati.

La maggior parte degli studenti intervistati concorda con l’affermazione secondo cui nella politica – come nello sport – occorrerebbero incentivi attivi alle nuove leve. Inoltre, si presume che la digitalizzazione nel suo complesso offra un’opportunità di partecipazione politica. Le opinioni sul ruolo degli influencer in politica sono polarizzate: il 37% pensa che debbano esternare la propria posizione, mentre il 44% ritiene che non sia necessario.

Le posizioni sui politici sono piuttosto critiche. Solo il 36 percento ritiene che si occupino di questioni importanti, il 32 percento si sente considerato dai politici e il 35 percento ritiene di avere una buona conoscenza del lavoro di coloro che ricoprono cariche politiche.

Sintesi

Rispetto al sondaggio dello scorso anno, l’interesse verso la politica è in aumento. Nel complesso, gli studenti e le studentesse sono interessati più alla politica estera che a quella svizzera. Si evidenzia che l’interesse politico dei giovani adulti dipende in larga misura da preoccupazioni personali e dall’argomento trattato.

Per quanto riguarda le elezioni federali del 2019, il 25% degli studenti afferma di voler sicuramente partecipare e il 27% di volerlo fare probabilmente.

Mentre ci sono diverse ragioni per cui i giovani adulti votano alle elezioni federali, la maggior parte non attribuisce importanza alla politica nazionale.

È evidente anche che ci sono sempre più giovani adulti che sono sempre meno informati sugli eventi politici e in generale. Si parla di crescente privazione di notizie (news deprivation), un fenomeno particolarmente pronunciato tra i giovani.

Di fronte a questa mancanza di legame con la quotidianità e alla frequenza sempre più scarsa con cui ci si informa, è necessario trovare nuove forme e nuovi mezzi per raggiungere i giovani adulti. È un dovere puntare su messaggi e canali che raggiungono in maniera mirata i giovani nel loro ambiente di vita. Stando alle valutazioni degli studenti e delle studentesse, le proposte di easyvote hanno successo. Oltre all’utilizzo mirato delle informazioni politiche e dell’educazione di easyvote, spetta anche ai politici o ai partiti trovare nuovi modi e mezzi per raggiungere i giovani nella loro quotidianità.

Problematica: legame con la vita quotidiana

La consapevolezza dell’importanza della democrazia e della partecipazione politica non manca negli studenti e nelle studentesse intervistati. D’altro canto, i giovani adulti trovano più difficile trovare un punto di contatto tra l’importanza della politica e la loro vita quotidiana. L’argomento principale a sfavore del voto è che il Parlamento non prende decisioni importanti per la vita di tutti i giorni.

I propri simili come antidoto alla privazione di notizie (news deprivation)

Sebbene i canali di comunicazione e di informazione classici come radio o manifesti elettorali reggano, non sono considerati particolarmente utili. L’allontanamento di un numero sempre più alto di giovani dal ciclo delle notizie (news loop) è un dato di fatto. Sebbene la perdita di importanza dei canali classici non sia attualmente compensata da un maggiore utilizzo di Facebook, Twitter e simili, in questi strumenti risiedono molte potenzialità per il futuro. Per raggiungere i giovani, bisogna avvicinarsi a loro attraverso i canali che utilizzano. Le offerte di emittenti come easyvote o di influencer, che sono percepiti dai giovani come loro simili, sono centrali in tal senso.

L’educazione civica e alla cittadinanza come ancora di salvezza

Una scarsa intenzione di partecipare alle elezioni federali 2019 e un basso livello di impegno politico dimostrano che la partecipazione politica dei giovani rappresenta una sfida. La crescente privazione di notizie (news deprivation) di molti giovani e la mancanza di legame con la quotidianità rafforzano questa impressione. Oltre a uno sforzo mirato nel campo dell’educazione civica e alla cittadinanza, i politici e i partiti politici devono trovare nuovi modi e mezzi per raggiungere i giovani. easyvote sta svolgendo in tal senso un ruolo pioneristico in base al quale possono orientarsi altri attori politici.

Votare invece di eleggere

L’anno delle elezioni federali 2019 offre una buona occasione per incoraggiare i giovani a partecipare al processo politico e dovrebbe essere riconosciuto come tale. Tuttavia, rispetto alle votazioni, nel caso delle elezioni è più difficile suscitare interesse e la volontà di partecipare è più bassa. Quando si devono prendere decisioni concrete è più facile far capire l’importanza, mentre l’attenzione sulla persona e sul partito alle elezioni fa meno presa.

Generazione rottura?

L’uguaglianza e la tutela dell’ambiente sono problemi che occupano l’agenda politica dagli anni ’60. Attualmente vi è un maggiore interesse in entrambe le aree tematiche. Nessuna generazione ha avuto un livello di istruzione superiore rispetto ai giovani di oggi e nessuno ha avuto un migliore accesso alle informazioni sulle conseguenze delle decisioni politiche. I giovani si impegnano nei campi in cui riconoscono un’importanza personale – questo è attualmente il caso dei pari diritti e della tutela dell’ambiente.

Campione e metodo

La base per l’estrazione delle 25 scuole invitate a partecipare al sondaggio è l’elenco ufficiale degli istituti di istruzione (livello secondario II) dell’Ufficio federale di statistica relativo all’anno scolastico 2017/2018. Per ottenere risultati quanto più significativi possibile, sono state definite alcune priorità regionali in cui era necessario intervistare un numero minimo di scuole. Tutte le scuole sono state estratte casualmente per cantone, con 11 scuole rimosse (a caso) dall’elenco delle scuole che avevano partecipato nel 2017. I risultati dei 1764 intervistati totali sono stati ponderati in cinque fasi per regione linguistica, tipo di scuola e sesso.

Committente: Progetto easyvote, Federazione Svizzera dei Parlamenti dei Giovani
Popolazione: giovani tra i 15 e i 25 anni residenti in Svizzera
Raccolta dei dati: online
Tipo di campionamento: a grappolo (selezione casuale delle scuole, selezione delle classi, sondaggio di tutti gli studenti delle classi interessate)
Stratificazione: secondo i cantoni selezionati
Periodo del sondaggio: 15.10. – 17.11.2018
Durata del sondaggio: Valore medio 22 minuti 38 secondi
Dimensioni del campione: Totale intervistati CH N = 1764, n DCH 1073, n FCH 585; n ICH: 106
Errore di campionamento: ± 2,4 punti percentuali con probabilità di 50/50 e 95 percento
Caratteristiche delle quote: cantone e tipo di scuola

Procedura di ponderazione:

  1. Popolazione residente permanente (da 15 a 25 anni) come base per una ponderazione ripartita per età / sesso
  2. Tipo di scuola ripartito per Cantone (passaggi 1 e 2 mediante ponderazione marginale in ciclo quadruplo)
  3. Tipo di scuola dettagliato ripartito per cantone (BE, ZH, VD)
  4. Tipo di scuola ripartito per regione linguistica
  5. Numero di studenti per cantone
  6. Popolazione residente permanente (da 15 a 25 anni) come base per una ponderazione per età / sesso solo DCH
  7. Tipo di scuola ripartito per regione linguistica